La Voce Grossa di…Stefano Torrese(intervista):«No, io e Noel non si può dire che stiamo insieme…»
Nicola
Ricchitelli – Un’intervista che va aldilà dello studio di Maria De Filippi e di
tutto ciò che ruota attorno, perché Stefano Torrese – ospite quest’oggi dello
spazio “La Voce Grossa di…” – è tanta roba aldilà di tutto ciò che di frivolo il
gossip ha voluto portare alla luce in tutti questi mesi.
L’ospite di quest’oggi dello
spazio “La Voce grossa di…” arriva dal trono over di Uomini e Donne, ospitiamo
infatti sulle pagine del nostro giornale Stefano Torrese protagonista
dell’ultima stagione del dating show condotto da Maria De Filippi.
Stefano,
visionando il tuo curriculum possiamo dire che c’è tanta roba aldilà di ciò che
si è visto in tv, chi è Stefano Torrese?
R:«
Stefano Torrese è un
creativo. Lavoro in pubblicità da sempre, come alcuni dei miei parenti. Mi
occupo nello specifico di dirigere spot pubblicitari principalmente per marchi
nel settore del food. Realizzo tutte quelle pubblicità dove vedete delle golosissime
colazioni, snack gustosi ed invitanti, ma anche per aziende produttrici di
pasta e molto altro. Per ovvie ragioni non dirò chi sono, ma sono marchi
prestigiosi e sono fiero di curare la loro immagine audiovisiva. Ho fatto anche
cinema, studiando a Los Angeles, città che amo nella quale torno molto
volentieri».
Fotografia
e cinematografia, da dove nasce la passione per queste due arti?
R:«
Ho sempre amato la
fotografia, all’età di 10 anni ho ricevuto il mio primo premio. Questo mi ha
spinto ad approfondire questa passione che però non mi soddisfaceva. Dico
questo perchè essendo giovane nei miei traguardi ho ricercato subito qualcosa
di più e, mentre la fotografia esprime molto ma non riesce a suscitare forti
emozioni, il cinema (o comunque i prodotti audiovisivi) possono raccontare
storie che arrivano al pubblico, lasciando un’esperienza più profonda. Il mio
primo film infatti l’ho diretto a soli 23 anni, scritto a 20, durante il mio
servizio civile. Ancora oggi quando riguardo le scene penso e dico a me stesso
“che talento!”. Si, perchè artisticamente e tecnicamente ero tanto motivato da
emozionare l’audience, rivedo un giovane regista capace ed appassionato. Sono
fiero del mio percorso finora, il talento è un dono raro, spero di averne
davvero».
A
soli dieci anni, arriva il primo premio nell’ambito di una mostra fotografica –
“Non solo chic” realizzata a Milano, con che foto riuscisti ad ottenere così
giovane questo riconoscimento?
R:«
Come dicevo, a 10 anni ho
vinto un premio prestigioso. Proprio ieri, dopo anni (sarò fatalista ma lo
considero un segno) ho ritrovato lo scatto che vinto il primo premio. Si tratta
di un riconoscimento che ha portato la mia foto ad una mostra internazionale di
Bruxelles. Quando l’ho ritrovata un brivido mi ha percorso tutto il corpo.
Dietro c’è ancora l’intestazione del riconoscimento, firmato dall’assessore
alla pubblica istruzione del tempo».
Successivamente
affini la tua formazione fino a divenire regista di spot pubblicitari, quanta
responsabilità ci vuole nel realizzare lo spot giusto, vincente e convincente?
R:«
Ci vuole molta responsabilità.
In pubblicità tutto è perfetto. Gli interpreti, la fotografia, la recitazione…
i cast artistico e tecnico devono essere tutti al massimo. In pubblicità non si
può sbagliare, sono 30 secondi dove bisogna arrivare all’audience in modo
diretto ed efficace. Soprattutto lo scopo è quello di convincere le persone a
fare un acquisto, non dimentichiamocelo, sono tempi difficili. Le produzioni
non sono sempre complete, quindi mi divido negli altri reparti. Seguo la
fotografia e la logistica del set e questo porta via risorse alla mia
creatività. Lo scopo di ogni regista è sedersi davanti allo schermo ed avere
una troupe sempre completa, preparata e pronta a seguire le indicazioni di
regia».
A
seguire arriveranno esperienze anche in ambito cinematografico, hai mai pensato
un giorno di arrivare a lavorare con grandi nomi del cinema italiano?
R:«
Si, rimane sempre la mia
passione. Presto tornerò a Los Angeles, coltivo sempre le relazioni per
realizzarmi sul lavoro. Anche se, ad oggi, posso dire di aver già realizzato
uno dei miei sogni, lo scopo di ogni regista: dirigere un film ad Hollywood.
L’ho fatto nel 2007, una produzione mi ha voluto dopo l’uscita del mio primo film,
sono rimasti sorpresi dal mio talento in cosí giovane età. Solo durante il volo
di ritorno ho veramente realizzato quello che avevo appena fatto. I grandi nomi
ci saranno sempre, spesso mi trovo a rapportarmi con alcuni di loro e capisco
che sarei già pronto a collaborare con molti di loro».
A
quali progetti ti piacerebbe lavorare in futuro?
R:«
In futuro mi piacerebbe
arrivare ad un buon livello nel pubblicitario, ora specializzato nel food mi
trovo ad avere l’ambizione di creare campagne di spot per giocattoli. Quando
fino al 2015 uno dei miei obiettivi era girare gli spot di Natale per le
aziende che producono alimenti, quelle ambientazioni classiche dove la
famiglia, i sorrisi, gli abbracci e Babbo Natale che rende felici tutti quanti,
sono ora un impegno al qual dedico sempre la mia professione. È il quinto anno
infatti che dirigo spot di Natale per grandi marchi. Una mia ambizione sarà
quella di specializzarmi negli spot per ragazzi, giocattoli e balocchi di ogni
genere».
R:«
Per caso. È stato tutto
molto veloce, parte da un contatto email, dopo 4 giorni ero negli studi a Roma
per la prima registrazione. La scelta viene da un mio pensiero, dopo essermi
separato volevo mettermi di nuovo in gioco “scavalcando il campo”, passando
davanti all macchina da presa. Uno spazio che mi sono concesso e che mi ha
gratificato molto. Inoltre, Uomini & Donne è condotta da Maria De Filippi
che la considero una persona con un grande carisma e talento. Il pensiero di
vederla da vicino, partecipare come protagonista ad una sua trasmissione, mi ha
davvero motivato. Anni fa andai come pubblico da Maurizio Costanzo, una di
quelle esperienza che anche per un addetto ai lavori è un must».
Cosa
significa per te saper amare una donna?
R:«
Amare una donna significa tante cose. Non voglio cadere nella retorica
menzionando quelle più scontate. Penso di poter tradurre tutto in poche parole,
decisamente più efficaci: per me amare una donna significa darle il mio tempo e
tutto me stesso. Senza tralasciare nulla, compresi i miei difetti. Non si può
amare una donna senza darle la possibilità di essere l’estensione di lei
stessa. Amarla è completarla, dove non arriva una donna, arriva il suo uomo.
Renderla felice ed essere felice con lei».
Ed
essere amato da una donna?
R:«
Essere amato da una donna
invece è diverso. È facile amare me, sono molto accomodante ed evito gli
scontri, risolvo i problemi. Se una donna vuole amarmi, deve concedermi libertà
di sbaglio ed azione. Sono un sagittario che ama l’avventura, i viaggi,
testardo e sempre motivato. Se una donna mi limita o mi impone spazi troppo
ristretti divento il peggior amante, ansioso e represso. Credo in conclusione
che amarmi significhi semplicemente assecondare la mia voglia di vivere,
sostenendomi ed incoraggiandomi».
Cosa
non ha funzionato con Pamela Barretta?
R:«
Con Pamela non funziona proprio
questo: lei è molto possessiva. Ogni mio atteggiamento può essere motivo di
litigio. Amo le persone positive, per questo che a volte sono ingenuo. Con lei
spesso si litigava per malintesi irrilevanti. Se stai troppo addosso ad una
persona, in ultima analisi, arrivi a soffocarla».
Noel
e Stefano stanno insieme?
R:«
No, io e Noel non si può
dire che stiamo insieme. Ci frequentiamo da un mese e ci piacciamo. Lei mi ha
contattato i primi di luglio ed il 9 ci siamo visti. A Pasqua mi aveva mandato
gli auguri, estesi a Pamela. Contrariamente da quello che sembra da alcuni
rumors sul web, io e Noel ci siamo visti poco tempo fa. Non c’è mai stato un
messaggio, una telefonata o un contatto, che possa far pensare il contrario.
È
stata davvero gentile con me, l’occasione di vederci è stato l’incipit di un
rapporto maturo e leggero. Abbiamo entrambi una delusione alle spalle, quindi
abbiamo deciso di andarci piano coi sentimenti. Personalmente, finchè non avrò
mente e corpo sgombri del tutto, non credo che mi dedicherò ad un rapporto
fatto di progetti per il futuro. Per ora mi sto focalizzando sul lavoro, su mio
figlio e su me stesso. Trovata la serenità, potrò pensare a qualcosa di più
impegnativo, cercando di non commettere gli stessi errori. In Noel ho trovato
tanti sorrisi, maturità e complicità. Ma non posso ancora dire di conoscerla,
per questo ci vorrà del tempo».