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La Voce Grossa di…Raffaele Dipietro e Barlett e Avest(intervista):« #iorestoacasa, ora più che mai dobbiamo restare a casa e pregare»


Nicola Ricchitelli – Non sono giorni facili per la nostra Italia, così come per la nostra Barletta, l’emergenza Coronavirus ci ha costretti a cambiare le nostre abitudini, il nostro stile di vita, le nostre giornate.
Da giorni la nostra città appare spenta, triste, quasi accartocciata su sé stessa…Ci sono due occhi particolari, abituati a guardare la nostra Barletta da cima a fondo ogni giorno, sono gli occhi di Raffaele Dipietro – detto Lello il rosso – della nota associazione Barlett e Avest.  

Lello, tante volte hai nominato la famosa frase Barlett e Avest...Avest...con che occhi oggi guardi oggi la nostra città?
R:«In questo momento sto guardando la nostra Barletta con gli occhi di un bambino a cui è stata tolta la caramella, ma soprattutto vedo tanta tristezza negli occhi dei nostri concittadini, questo è un momento in cui bisogna riflettere molto».
Ricordi di averla mai vista vestirsi con questo silenzio la città di Barletta così come sta accadendo in questi giorni dopo le ore 18?
R:«Assolutamente no, quello che accade dopo le 18 è davvero surreale, stiamo combattendo una guerra seduti al divano, però in questo momento è quello che dobbiamo fare, dobbiamo restare a casa; i nostri nonni hanno combattuto guerre imbracciando fucili, noi invece stiamo combattendo una guerra comoda…».

A tuo modo di vedere i barlettani hanno paura del Covid-19?
R:«Bhe si, sono in tanti ad avere paura di questo virus, la gente ha paura, noi tutti abbiamo paura; vedo la gente piangere, ho visto piangere don Sabino Lattanzio, certo che la gente ha paura, anche se c’è sempre una piccola percentuale di coloro che noncuranti continuano la vita che facevano prima che arrivasse questa emergenza…».  

In tanti anni ti è mai capitato di vivere una situazione di questo tipo?
R:«Ricordo vagamente gli anni del colera, anche se ero molto piccolo, ma quello del Coronavirus è una bruttissima pagina che ci porteremo dentro per molto tempo, la racconteremo alle nuove generazioni, sono giorni che non scorderemo mai più».

Per quello che ti è dato vedere, secondo te come stanno vivendo questa situazione i barlettani?
R:«La stanno vivendo un po’ come la stanno vedendo nel resto dell'Italia... ». 
Lello #iorestoacasa, ti va di lanciare un appello ai barlettani?
R:«Certo…io ho sempre avuto grande fede in Dio e sono molto ottimista, però ai barlettani dico che dobbiamo stare tutti a casa, facciamoci forza, preghiamo il buon Dio, preghiamo, preghiamo e ancora preghiamo, affinché questa pandemia venga contenuta quanto prima. Mia madre dice che oramai non si prega più, non si fa più il Segno di Croce, ecco, credo che ora come non mai dobbiamo tornare a guardare il Cielo».  



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