La Voce Grossa di…Carmen Ferrari(intervista):«Un momento difficile poi “All’improvviso” un sogno e la musica mi ha salvata»
Di
redazione – Questa non è solo una storia di musica, questa è una storia di "
piccole cose che diventano grandi", questa è una storia di vita, potrebbe
essere la storia di ognuno di noi, potrebbe essere la storia in cui ognuno di
noi potrebbe ritrovarsi a raccontarla.
Questa
è una storia che viene della Sicilia, a raccontarcela è Carmen Ferrari, ed è
proprio lei l’ospite del nostro spazio dedicato alle interviste.
Carmen
benvenuta nel nostro spazio, come stai?
R:«
Buongiorno, intanto colgo
l'occasione per ringraziarvi di esservi interessati a conoscere la mia storia e
la mia "particolare" nascita nel mondo della musica e per
l'opportunità che mi avete concesso nel poter raccontare ciò che fin'ora non ho
mai rivelato, perlomeno pubblicamente. Quarantena a parte, diciamo che sto
bene, ma spero di poter riabbracciare presto tutte le persone che amo e che non
vedo ormai da tempo».
La
tua storia nel mondo della musica inizia innanzitutto da alcune pagini tristi
della tua vita, ti va di raccontarcele?
R:«
Si certo. La mia è una
storia particolare... Mi sono ritrovata ad attraversare uno dei periodi più bui
della mia vita, dovuto alla separazione dei miei genitori, alla fine di una
relazione che per me era molto importante e alla successiva e contemporanea
rottura di un amicizia che credevo davvero speciale. Sono
stata tradita per l'ennesima volta, da queste due persone che amavo
infinitamente e che ho sempre cercato di aiutare con tutte le mie forze. Il mio
sbaglio, capisco solo oggi, è stato quello di essermi aggrappata a loro, per
via della solitudine che sentivo dentro di me dovuta dalla rottura del mio
nucleo familiare. Ero fragile e vulnerabile, ho cominciato a soffrire di
attacchi di panico e ansia, mi sentivo sola, depressa, fragile…non mangiavo e
non dormivo, ero arrivata al punto di non poter stare neanche 5 minuti da sola
in una stanza che già mi sentivo il cuore in gola e un senso di disorientamento
e solitudine disarmante. Avevo il bisogno costante della vicinanza di qualcuno.
Ero diventata così debole anche fisicamente che presi una bruttissima broncopolmonite
che mi ha costretta a restare a letto 4 mesi e che mi fece persino perdere il
posto di lavoro, insomma un periodo buio su tutti i punti di vista. Avevo perso
la voglia di vivere...».
Poi
c’è un sogno…
R:«
Esatto, un sogno che mi ha
cambiato la vita...Non era la prima volta che sognavo il mio carissimo zio,
dopo la sua giovane morte la nostra famiglia è caduta nella disgrazia più
totale, era un esempio e un punto di riferimento per tutti e soprattutto diceva
sempre la parola giusta al momento giusto... Beh in questo sogno è proprio
quello che ha fatto con me, perché sono state le sue parole a darmi la
speranza, "LE PICCOLE COSE DIVENTERANNO GRANDI", inizialmente non
capì il significato di quel sogno, ma dopo qualche giorno ho cominciato a
ricevere delle proposte entusiasmanti e ad oggi questa frase la porto sempre
dentro al mio cuore, e mi da la carica per lottare e per non perdere di vista i
miei obbiettivi».
In
questa storia, importante è anche la nascita di una amicizia…
R:«
Già, importante
sicuramente, perché sempre nello stesso periodo, poco prima di questo sogno, ho
conosciuto una persona con cui è nata una bellissima relazione. Non voglio fare
il suo nome per una questione di privacy, posso solo dire che attualmente è un
cantante molto famoso e che ha raggiunto tanto successo, infatti sono
felicissima per lui. Questa persona mi ha sollevata e mi ha talmente
entusiasmata che una sera, ALL'IMPROVVISO, mi venne l'ispirazione...».
Poi
prendi carta e penna e su di quel foglio bianco a getto arrivano le parole di
una canzone “All’improvviso”…di cosa parla?
R:«
Esattamente. Mi suonava in
testa una melodia, presi subito carta e penna, e cominciai a scrivere questa
canzone (che infatti oggi è diventato il mio primo singolo ufficiale) e che ho
intitolato ALL'IMPROVVISO, che parla appunto di una storia d'amore tra due
persone che si vedono improvvisamente, e si innamorano perdutamente l'uno
dell'altra, un vero e proprio colpo di fulmine.
Scrivendo
oltretutto mi sono accorta che riuscivo a liberare tutte le mie emozioni e la
negatività che avevo dentro e infatti da quel giorno fu un continuo di testi,
ogni volta che stavo male scrivevo una canzone e subito mi sentivo meglio. Ho
sempre amato scrivere, ma quella delle canzoni fu una novità anche per me. La
musica cominciò a donarmi pace e armonia».
Sono
seguite a quelle quasi 30 testi, cosa dicono e cosa hai deciso di raccontare di
te?
R:«
In quel periodo ho scritto
30 testi, che parlano d'amore...Per me l'amore è alla base di tutto nella vita,
infatti raccontano di me e di come io vivo percepisco e vedo l'amore in ogni
sua sfumatura. Sono storie in parte reali che ho già vissuto, alcune le sogno
ad occhi aperti semplicemente, altre addirittura le ho immaginate con qualcuno
che conosco, ma con il quale non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi...Nonostante
io risulti agli occhi degli altri una persona vanitosa e apatica, sono
contrariamente sensibile e molto affettuosa, e queste parti di me le riporto
principalmente sui miei testi, ma ho sofferto tanto e proprio per questo resto
diffidente e tendo a nascondere gli aspetti più vulnerabili del mio carattere,
per paura di soffrire ancora».
Poi
arrivano alcune proposte di comparse in alcuni video musicali di artisti
neomelodici siciliani, come hai vissuto queste esperienze?
R:«
Come raccontavo prima, dopo
tre giorni esatti dal sogno, ho ricevuto (per la prima volta) la proposta di
poter partecipare come attrice protagonista in un videoclip musicale, del mio
attuale collega e amico artista neomelodico catanese Giuseppe Riva, ovviamente
ho accettato senza esitare. Ma credevo di fermarmi a quell'unico e solo
videoclip (poiché non avevo molta fiducia nelle mie capacità), fino a quando
poco dopo mi contattò un'altro artista neomelodico della zona di Palermo, il
mio caro collega e amico Tony Lo Nardo, per partecipare anche nel suo
videoclip. È stato proprio così che cominciò il mio "debutto"
nell'ambito della musica neomelodica. E credetemi, sono esperienze che rifarei
altre mille volte perché mi sono divertita tanto e ho conosciuto persone
stupende. Ci tenevo infatti a ringraziare Giuseppe e Tony per aver scelto di
collaborare con me, sono entrambi due bravissimi ragazzi a cui voglio molto
bene e con cui sono orgogliosa e fiera di aver lavorato».
Poi
finalmente arriva il debutto come cantante in un brano del cantante neomelodico
Seby Patanè, cosa ti ha lasciato questa esperienza?
R:«
Già! La vera svolta è
cominciata proprio al nascere dell'amicizia con l'artista neomelodico Seby
Patanè, e dalla sua "pazza" proposta di voler fare questo famoso
duetto con me, dopo avermi sentita canticchiare. Intanto
prima di ogni cosa voglio ringraziare Seby in modo speciale poiché oltre ad
essere un collega, è diventato per me il fratello che non ho mai avuto, è una
persona meravigliosa dal cuore grande e un amico su cui poter contare sempre e
a cui voglio un bene dell'anima! Detto ciò, inizialmente non ero molto convinta
delle mie capacità canore e di voler cantare, fino a quando non ho messo il
piede nello studio di registrazione "Allo Stato Dell'Arte" del grande
maestro Giuseppe Santonocito presso la SEA MUSICA. Appena entrata mi son sentita
subito a casa e sono stata accolta come una figlia infatti ad oggi per me è una
seconda famiglia. Ci tengo a ringraziare infatti anche Santonocito, in quanto
mi ha subito dato la carica e la grinta giusta per poter cominciare il mio
percorso in questo mondo, e ci tengo a precisare che proprio da lui nasce il
mio nome d'arte, Carmen Ferrari».
Quanto
potremo ascoltare i tuoi brani?
R:«
I brani saranno pubblicati
subito dopo la quarantena, usciranno in concomitanza e sono tre:
-COMME
SI FEMMENA, che è appunto il singolo duettato con l'artista neomelodico Seby
Patanè;
-YO
SOY UN FUEGO, che è un singolo diverso da quelli che ho fatto, in quanto è un
genere raggaeton, un mix di italiano e spagnolo, prodotto dal mio amico artista
Funkyman, che ringrazio per l'occasione che mi ha dato; Ed infine il mio singolo
ufficiale:
-ALL'IMPROVVISO,
prodotto dal mio attuale produttore discografico Marcello Rapisarda, che ci
tengo a ringraziare con tutto il cuore per aver creduto da subito in me e nelle
mie capacità, con il quale continuerò infatti il mio percorso lavorativo
musicale, poiché è una persona molto professionale e con cui mi trovo davvero
bene a lavorare».
Aldilà
della musica non ti fai mancare alcune pose dinanzi all’obiettivo di una
macchina fotografica, cosa ti piace della fotografia?
R:«
Si, proprio così, diciamo
che fare la modella è il mio secondo lavoro, per me più che altro un hobby, da
circa 10 anni. Ho cominciato a posare all'età di 14 anni e mi piace moltissimo
farlo perché la fotografia, a mio parere, riesce ad immortalare tutto ciò che
in un ricordo può svanire, un emozione, un attimo, una situazione, e oltretutto
ha incrementato in me una sicurezza personale non indifferente, che solo un
obiettivo può regalare».
Carmen
come speri evolva il tuo percorso nel mondo della musica?
R:«
Beh, io non so cosa accadrà
e non voglio neanche saperlo anche perché amo le sorprese e le novità, (a patto
che siano positive ovviamente), vivrò tutto questo con molta serenità,
accettando tutto ciò che accadrà. L'unica
cosa che spero è di continuare a trasformare tutti i miei testi in veri e
propri brani come sto già facendo, per poter trasmettere agli altri le stesse
emozioni che provo io quando scrivo e canto, per poter regalare solo ed
esclusivamente emozioni e sensazioni positive. Non ho grandi pretese, voglio
solo coltivare il mio sogno e i miei obiettivi e vederli realizzare. Per il
resto chi vivrà vedrà. Ma una cosa è certa, uno dei miei sogni si è già
avverato, perché LE PICCOLE COSE SON DIVENTATE GRANDI, mando infatti un bacio
nel cielo, per il mio amato zio, come faccio sempre, che son sicura continuerà
a seguirmi e proteggermi anche da lassù».