La Voce Grossa di…Paolo Meneguzzi(intervista):«Vi presento il mio nuovo singolo “Il coraggio” un brano che nasce dalla voglia di vivere»
Nicola Ricchitelli – Due milioni di dischi venduti e all’incirca 500 concerti realizzati
in giro per il mondo, otto album in studio più uno live, tutto ciò se si parla
di lingua italiana, tralasciando la lingua spagnola e francese.
Nelle
radio dallo scorso 3 aprile con il brano “Il Coraggio” un brano (scritto e
prodotto con Emilio Munda) dal testo maturo e dalla melodia originale, scritto
in questi giorni di sofferenza. La trasformazione da una vita normale a una
vita serrata nella quale a rimetterci sono sempre i "più piccoli",
che sono quelli che devono avere “IL CORAGGIO”.
"La
paura non puo' niente, se niente fa paura ... Il coraggio non è dei
protagonisti, di quelli che ridono quando cadi, il coraggio è lo stemma di chi
ti ama, di quelli che applaudono quando ti rialzi, nonostante tutto". Di
forte impatto emotivo e con una melodia originale e incalzante, la voce dolce e
potente di Meneguzzi si snoda tra le note e tra le tante emozioni del testo che
invita al coraggio per superare ogni difficoltà di questa vita.
"É
con piacere che annuncio l’uscita del mio nuovo singolo: “Il coraggio” e a
seguito, dopo diversi anni, é in arrivo il mio nuovo Album. In questo momento
così delicato che ci obbliga ad uno stop forzato, ho sentito l’esigenza di
farvi ascoltare i miei brani nuovi e di anticipare l'uscita. É già tutto
pronto. Perciò ecco a voi il mio nuovo singolo. Spero possa essere di
compagnia, di forza e di sostegno in un momento così difficile. Approfittiamone
per meditare e per ripartire più forti di prima".
Sulle
pagine de La Voce Grossa quest’oggi il cantante italo-svizzero Paolo Meneguzzi,
a cui diamo il nostro benvenuto sulle pagine del nostro giornale.
Paolo
come stai?
R:«
Bene grazie mille, per
fortuna tutto ok».
Dallo
scorso 3 aprile nelle radio sta passando il tuo nuovo brano “Il Coraggio”, da dove
nasce questo pezzo?
R:«
E’ un brano che nasce dalla
voglia di vivere. L'individuo più fragile è il più colpito dalla società. Per
arrivare alla fine del mese devi tirar fuori il coraggio».
Paolo
cos’è il coraggio?
R:«
Il coraggio è presentarsi
al tema d'esame dove ti danno come tema il coraggio e scrivere sul foglio
"il coraggio è questo" e andarsene».
Quanto
dovrebbe essere importante in un momento come questo avere coraggio?
R:«
Io credo che, appunto il più
fragile, sia colpito duramente da questa società che non da via libera alla libertà,
ma sempre di più ti soffoca e ti blocca a casa. Proprio come in questo momento».
E
la paura?
R:«
Niente fa paura se c’è
fede. Molto difficile da trovare, molto difficile da elaborare, sempre piu'
lontana dai giovani».
C’è
qualcosa che ti fa paura nonostante tutto?
R:«
Bhe il futuro per mio
figlio dove non c’è nessun tipo di certezza. Una società che parla di mettere
microchip alla gente. Fa molta paura l'idea di vivere in una società
controllata che toglie ogni libertà all'individuo».
Un
brano tra l’altro che anticipa un tuo nuovo album, puoi dirci qualcosa di
questo tuo nuovo lavoro?
R:«
L'album non è una priorità.
Ora faremo uscire un singolo ogni 2/3 mesi in base a quanto dura il singolo
precedente. E' un album scritto in 5/6 anni. Ogni pezzo è diverso dall' altro
frutto proprio dal fatto che il tempo mi ha cresciuto o modificato. Ma comunque
sono io, passato e presente».
Paolo
quasi 25 anni di carriera, in che modo si sono mescolati coraggio e paura sulla
strada da te percorsa?
R:«
Non mi sono mai soffermato
al coraggio e alla paura. Credo di ritenermi fortunato fino ad oggi e non mi
permetto di mettermi al posto di chi coraggio e paura ne hanno veramente. Spero
di non averne mai davvero».
In
Svizzera dirigi la “LA POPMUSICSCHOOL”
una scuola per talenti, quanta responsabilità si sente nel formare coloro che
un giorno prenderanno le redini della musica nazionale e internazionale?
R:«
Spero che possano anche
loro riuscire a dire la loro. Sono loro che dettano nuovi spunti e idee
innovative. Al momento i dirigenti non pensano alla musica, la musica è la
terza o quarta cosa, prima vengono altre cose, le visualizzazioni, i follower,
il talent. Spero davvero per il bene delle emozioni che si possa tornare ad
ascoltare i giovani che hanno davvero tante idee innovative».
Quanti
altri sogni ha da realizzare Paolo Meneguzzi nel suo prossimo futuro?
R:«
Il sogno di educare mio
figlio nel migliore dei modi. Ormai tutto ha senso solo se lui (Leonardo) sta
bene».