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La Voce Grossa di…Gino Pastore(intervista):«Perché Barletta è bella quando piove? C’è poca gente in giro e puoi ammirare tutta la sua bellezza…»


Nicola Ricchitelli – Barletta, la mia Barletta è tanta roba e sono tante cose, la Disfida ed Ettore Fieramosca, la Madonna dello Sterpeto e San Ruggiero, Levante e Ponente, porto e trabucco, Giuseppe De Nittis e Massimo D’Azeglio, Pietro Mennea ma anche Carlo Cafiero, il mare e il castello Svevo, l’orologio di San Giacomo, il teatro Curci, le vecchie mura e Palazzo della Marra, Barletta è Eraclio su Corso Vittorio Emanuele, Barletta è Sette Frati e Borgovilla Tempio, Barletta è Santa Maria e la 167.

Barletta è medaglia d’oro al valor civile, Barletta è medaglia d’oro al valor militare, Barletta è semplicemente bella quado piove.

Barletta è forse tutta nelle sue canzoni e le sue canzoni sono patrimonio di questa città, ha cantato la Barletta di ogni tempo, quella di “Stella a zopp” e de “A zeit ca llìpp”, ha cantato i giorni di Piripicchio e Papagnol, ha raccontato il 12 settembre del 1943  e “I mnènn d Barlètt”,  ha cantato di Barletta e dei barlettani, questa è la voce del cantautore Gino Pastore, ed è proprio lui l’ospite di quest’oggi del nostro spazio riservato alle interviste.  

Gino inizio sempre le mie interviste con un come stai...
R:«Si sopravvive…».

Gino guardando oggi la città di Barletta cosa vedi?
R:« Oggi Barletta è una città caotica, quasi invivibile, poco civismo e tanta arroganza! Colpa dei barlettani! Anche se salvo un buon 50 per cento!».

In tante occasioni sei stato poco tenero con la politica barlettana, ma davvero ne è esistita una capace di fare il bene di questa città?
R:« Per quanto riguarda la politica, pochi si salvano, non fanno niente per il bene della comunità perché' hanno paura dell'abuso d’ufficio! E tutto rimane bloccato!».

Gino che bisogno c'è oggi di recuperare la Barletta dei tuoi tempi?
R:« Per recuperare la Barletta di un tempo basterebbe un po' di educazione in più', un po' di altruismo ed il rispetto delle regole!».

In particolare quali valori vedi perduti?
R:« Oggi i valori sono inesistenti, si guarda all'arrivismo ed al danaro a dispetto della comunità' ,manca il rispetto e la considerazione verso gli anziani come un fastidio da togliere subito per spartirsi l’eredità! Ai miei tempi gli anziani erano una risorsa da custodire!».

Gino può una canzone smuovere una coscienza?
R:« Bhe! Le mie canzoni sono servite a smuovere la coscienza dei barlettani vicini e lontani sentendosi come un'unica famiglia! Orgogliosi  di appartenere a questa comunità nel bene e nel male! Una canzone scritta con il cuore può aprire l'anima ed il ritorno alle origini di migliaia di persone!».

Tra le tante da te composte quale quella che più di tutte pensi possa lasciare qualcosa alle generazioni future?
R:« Alle generazioni future non lascio solo una canzone, ma la storia popolare di questa città e di tutte le famiglie che hanno contribuito a fare grande questo paese!».

Gino cosa significa per te cantare Barletta?
R:« Cantare Barletta è un po’ come portare il vangelo in tutte le case, far conoscere le mie canzoni popolari e mettere l'arte a disposizione di tutti giovani, anziani e soprattutto bambini!».

Una canzone che dedicheresti domani?
R:« La canzone per domani è quella che è scritta nel cielo!».

Gino perché Barletta è bella quando piove?
R:« Barletta è bella quando piove, perché' in giro vedi pochi barlettani e potrai vedere meglio le bellezze di questa nostra città!».

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