Header Ads

La Voce Grossa di…Simone Minincleri(intervista):«…la mia carriera mi ha portato in giro per l’Italia e mai nella mia città…Barletta»


Nicola Ricchitelli – Pineto è un piccolo comune di 14.571 anime nella provincia di Teramo in Abruzzo, e calcisticamente parlando in questo 2023 può raccontare di un impresa che rimarrà negli annali, la prima promozione nel calcio professionistico, infatti vincendo il girone F del campionato nazionale di serie D, per la prima volta nella sua storia il club abruzzese è approdato nel calcio che conta e disputerà nella stagione 2023/2024 il primo campionato di Lega Pro anche se il prossimo 28 maggio c’è una coppa Italia serie D da conquistare…in quell’impresa c’è qualcosa che porta a Barletta…suo padre Claudio indossò la casacca biancorossa nel lontano 1986 poi andò in Sicilia a Licata a farsi allenare da quel tal Zdeněk Zeman con cui conquistò la serie B…lui Simone la casacca biancorossa non l’ha mai indossata e di promozioni ne ha conquistate sei, con la maglia della Pistoiese nel 2014, Siena nel 2015 e quindi Piacenza nel 2016…poi fu la volta di Rieti nel 2018 e Mantova nel 2020 fino all’ultima impresa a Pineto:«…ti posso dire che per tanti fattori che nel calcio fanno la differenza la vittoria di quest’anno vale doppio».


Classe 1989, questa è la storia della carriera di un ragazzo nato qui a Barletta, che ha indossato alcune delle maglie più prestigiose del calcio italiano – su tutte Livorno, Piacenza ma anche Pistoiese e Mantova, L’Aquila e Fidelis Andria – ma che non ha mai indossato quella della sua città: quella biancorossa del Barletta:«… la mia carriera mi ha portato in giro per l’Italia e mai nella mia città. Li seguo sempre e l’entusiasmo che si è creato dopo anni bui è qualcosa di fantastico… ma nella vita mai dire mai…».

Dalla maglia del Livorno a quella del Pineto con cui ha conquistato la sesta promozione nel calcio professionistico:«…ogni vittoria ha un sapore speciale…poi ho avuto la fortuna di giocare in piazze vere, davanti a tantissimi tifosi… questa di Pineto è stata la più sudata perché è un lavoro che è durato 2 anni e mezzo».

Simone innanzitutto ti do il benvenuto sulle pagine del nostro giornale, come stai?
R:« Ciao eccomi ed eccoci qua…tutto bene grazie a parte un piccolo fastidio fisico che non mi permette di giocare queste ultime partite post campionato».

Farei partire questa chiacchierata dall’ultima impresa realizzata a Pineto – che ha vinto il girone F del campionato di serie D – e quindi della tua promozione della tua carriera, che sapore ha questa in particolare?
R:« La promozione a Pineto ha un sapore diverso da quelle precedenti, perché quando sono arrivato in questa società avevo fatto una promessa al presidente che l’avrei portato in C ma che ci sarebbe voluto tempo perché era diverso dalle piazze dove avevo vinto in precedenza dove c’era abitudine a fare calcio in una certa maniera e tanti tifosi al seguito, quindi ti posso dire che per tanti fattori che nel calcio fanno la differenza la vittoria di quest’anno vale doppio».

Quali erano le premesse di inizio anno?
R:« A inizio anno sapevo che c’erano i presupposti per fare un campionato importante, ma come noi c’erano 3-4 squadre tipo Samb, Cynthialbalonga, Trastevere, Fano, che avevano allestito organici per un campionato di vertice, ci siamo costruiti questa vittoria giornata dopo giornata essendo primi da ottobre fino alla fine del campionato».

Pistoia, Siena, Piacenza, Rieti e Mantova, ed oggi Pineto, quale l’impresa che più di tutte ha lasciato un ricordo indelebile?
R:« Ogni vittoria ha un sapore speciale, poi ho avuto la fortuna di giocare in piazze vere, davanti a tantissimi tifosi. Ti ripeto questa di Pineto è stata la più sudata perché è un lavoro che è durato 2 anni e mezzo».

Simone come si costruisce e come si arriva ad una promozione?
R:« La componente principale che si ripete in tutte le mie promozioni, sembra una frase di rito, ma nei gruppi dove ci sono tanti calciatori forti se non ci sono uomini veri alla fine si arriva secondi. In tutte le promozioni sono stato in gruppi fantastici e questo ha sempre fatto la differenza soprattutto nei momenti difficili che ci sono per tutte le squadre in tutte le stagioni».

Nell'ambiente sei stato soprannominato il “Mago delle promozioni”, quale è stato nelle vari promozioni il tuo valore aggiunto apportato alle varie compagini?
R:« Sono sempre una persona che da il massimo in ogni allenamento e cerco di aiutare e dare consigli ai più giovani. Curo la mia vita privata non lasciando niente al caso perché penso che sia la cosa fondamentale per un calciatore. I sacrifici stanno alla base di una vittoria. La cosa più bella per un calciatore è a distanza di anni essere ricordato».

In una carriera così vittoriosa vi è qualche rimpianto?
R:« Certo che ho dei rimpianti, magari avrei potuto fare 15 anni di professionismo, però sono un positivo e non uno che si piange addosso e sono fiero delle mie scelte».

Da papà Claudio a Simone, quanto ha influito la sua presenza nella crescita calcistica?
R:« Papà è sempre stato il mio primo tifoso ma anche il mio primo critico, penso che mi abbia fatto crescere molto in fretta già da bambino con la mentalità che mi ha trasmesso. Gli sarò per sempre grato».

Lui è stato allenato da Zeman a Licata, tu? Un allenatore da cui ti piacerebbe essere allenato?
R:«Si vero, mi ha parlato di Zeman, io ho avuto la fortuna di conoscere Morgia e lavorarci per anni, mi ha aperto la mente e fatto capire determinate cose che prima non facevo in campo. Un sogno? Mi basterebbe una settimana con Guardiola  forse ho chiesto troppo...».

Sei nato a Barletta eppure quella maglia non l’hai mai indossata…non pensi che ora viste le ambizioni della piazza sia il momento giusto?
R:« Sono nato a Barletta, ci vivo con mia moglie - anche lei di Barletta - e a luglio nascerà nostra figlia, la mia carriera mi ha portato in giro per l’Italia e mai nella mia città. Li seguo sempre e l’entusiasmo che si è creato dopo anni bui è qualcosa di fantastico. Fino al 30 Giugno sono un giocatore del Pineto e vediamo quali saranno i piani della società, non è giusto parlare di mercato in questo momento perché la squadra sta sta giocando un importante playoff e sarebbe una mancanza di rispetto, ma nella vita mai dire mai…Vediamo quello che accadrà».

Nessun commento

Powered by Blogger.