Header Ads

Barletta calcio, contro il Nardò una squadra che oramai non fa più paura a nessuno


Nicola Ricchitelli – Siamo il silenzio di una curva che sa fa rumore, siamo quel vuoto che per venti minuti è stato difficile da colmare, siamo undici calciatori senza anima e senza capo e ne coda…siamo maglie sbiadite che non sanno né di bianco e né di rosso…siamo un Barletta che non fa paura più a nessuno…siamo quelli cui basta fare un goal e il gioco è fatto…siamo quelli che non fanno i conti con la paura, siamo quelli che hanno smarrito l’ultima goccia di orgoglio…

Siamo il triste avanspettacolo del prepartita, quel finto entusiasmo che solo gli speaker hanno nell’annunciare le formazioni – ridateci l’orgoglio biancorosso di Antonio Gargano – e siamo altresì quel “The show must go on” che nonostante tutto la scaletta prevede, compreso il “Gente di Mare” fatto partire nonostante la Nord vuota.

Siamo quelli - sportivamente parlando – da compatire, siamo quelli visti con quel cenno di compassione, siamo terra di conquista e vittime sacrificali di ogni qualsivoglia avversario, siamo pedine messe in campo giusto per riempire uno spazio verde. Siamo gli illusi che ancora si interrogano circa moduli e giocatori, siamo quelli che rassegnati hanno capito che cambiando l’ordine degli addenti il prodotto non cambia.

Siamo la triste risata sarcastica dinanzi alla coreografia della Nord durante il secondo tempo, siamo la rassegnazione che alberga nei condannati a sentenza emessa…

Siamo quel sussulto che non abbiamo, siamo una maglia indossata che non pesa, siamo quelli che oggi invocano il ritorno di Ciro Ginestra e che ieri ne chiedevamo la testa, siamo quelli che ieri abbiamo salutato come salvatore della patria il ritorno di Dino Bitetto e che oggi ne chiedono la testa.

Fondamentalmente siamo una prestazione da non commentare perché sarebbe come darsi un plateale calcio nei testicoli, non siamo oramai neanche troppo incazzati e non ci incazziamo da tempo manco per un goal sbagliato.

Siamo un Barletta che non fa paura più a nessuno, siamo quelli da non inveire sul cadavere, siamo quelli cui avere pietà…siamo quelli che rassegnati ogni domenica ci chiediamo semplicemente quanti ne prenderemo oggi…

Siamo soprattutto la solitudine di un Capitano che ci mette la faccia anche questa volta, siamo quegli occhi lucidi dinanzi alle tante domande cui è difficile darsi delle risposte…

Nessun commento

Powered by Blogger.