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La Voce Grossa di…Giada Libro(intervista):«Sui social ironizzo la mia disabilità…la disabilità non è dolore…non è solo dolore»


Nicola Ricchitelli – Ha raccontato la sua storia in un libro, “Come una farfalla”, è la storia di una disabilità: «…la mia patologia è la paralisi cerebrale infantile che ha causato problemi motori quindi con difficoltà a deambulare dove per i lunghi tragitti devo utilizzare obbligatoriamente la carrozzina invece per i brevi percorsi non è necessario».

La voce di quest’oggi arriva da Ragusa, questa che vi raccontiamo oggi è la storia di Giada una ragazza che vive la sua vita anche grazie ad una carrozzina: «… Nella mia vita la mia “Ferrari” è fondamentale come la chiamo io…soprattutto per i lunghi tragitti invece per i brevi tragitti non è necessaria».

Giada racconta la sua disabilità non solo in un libro ma anche sui social, e lo fa con il sorriso sulle labbra:«… volevo aiutare gli altri, volevo ironizzare sulla disabilità visto che viene vista sempre come una cosa dolorosa e voglio dare messaggi positivi».

Sulle pagine de La Voce Grossa la storia e la voce di Giada Libro.


Giada benvenuta sulle pagine del nostro giornale innanzitutto, come stai?
R: «Buongiorno, grazie per avermi dato questa opportunità di essere qui quest’oggi. Io sto molto bene grazie».

Allora Giada, poche in poche domande cerchiamo di raccontare la tua storia, la tua è una vita che per viverla ha bisogno del sostegno di una carrozzina, perché?
R: «Nella mia vita la mia “Ferrari” è fondamentale come la chiamo io…soprattutto per i lunghi tragitti invece per i brevi tragitti non è necessaria».

Come descriveresti la vita di una persona che deve vivere la propria esistenza attraverso le ruote di una carrozzina?
R: «Vivere in sedia a rotelle non è facile perché ci sono troppe barriere architettoniche».

Cosa dà e toglie la carrozzina alla tua vita?
R: «Per me la mia disabilità è un valore aggiunto e a me non mi ha tolto nulla anzi mi ha dato tanto mi ha fatto apprezzare di più la vita».

Soprattutto con che occhi vede il mondo una ragazza che si muove in carrozzina?
R: «Secondo me il mondo per quanto riguarda la visione della disabilità e divisa a metà, vi è un 50 % che magari non vede la disabilità perché la disabilità ricordiamolo sta negli occhi di chi la guarda invece l’altro 50% te la fa pesare perché c’è troppa ignoranza…».

Cos’è per te la normalità?
R: «Per me la normalità è la vita che vivo ogni giorno 😊».


Soprattutto ti senti una diversa?
R: «No io personalmente non mi sento diversa, mi sento come tutte le ragazze della mia età perché non ho niente in più niente in meno».

Come è stata la vita di Giada bambina a scuola?
R: «La mia vita scolastica non è stata facile ma neanche impossibile, ecco capitava che venivo esclusa, non venivo invitata ai compleanni, non venivo inclusa nelle uscite di scuola superiore se magari le mie compagne andavano a ballare, alla scuola materna sono venuta esclusa direttamente dalle insegnanti».

Ad un certo punto perché hai deciso di raccontare la tua vita sui social?
R: «Perché volevo aiutare gli altri, volevo ironizzare sulla disabilità visto che viene vista sempre come una cosa dolorosa e voglio dare messaggi positivi».

Chi è oggi Giada?
R: «Giada era ed è la ragazza di sempre. Giada ama la semplicità, il rispetto e che apprezza i piccoli gesti».

Cosa sogna di fare Giada della sua vita?
R: «Alcuni sogni già li ho realizzati ma non ti nego che voglio crescere sempre di più nel mondo dei social per gridare ancora più forte la sensibilizzazione sulla disabilità».

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