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Ostuni: aggiornato il Piano triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza 2018/2020

OSTUNI (BR). A ulteriore tutela della legalità e della trasparenza amministrativa, il Comune di Ostuni ha provveduto a maggio dello scorso anno ad attivare, in linea con le direttive fornite dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), la piattaforma whistleblowing per la gestione delle segnalazioni di illeciti nella pubblica amministrazione. Con la delibera di Giunta n. 18 del 30 gennaio scorso l’ente comunale provvedeva ad approvare il Piano triennale e per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza 2018/2020, che prevede in tema di whistleblowing la possibilità di estendere ai cittadini l’accesso alla procedura e di rendere completamente anonima la propria eventuale segnalazione.
Collocata in una sottosezione dell’area "Amministrazione trasparente" del portale istituzionale del Comune di Ostuni, la piattaforma consente di presentare una segnalazione, tutelando la riservatezza dell’identità del segnalante e del contenuto della segnalazione stessa, supportata eventualmente anche dall’inserimento di materiale fotografico, audio e video. 
Le informazioni inserite nel modulo online, sottoscritte dal dipendente pubblico o dal cittadino virtuoso, saranno accessibili solo al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione dell’Ente, che per il Comune di Ostuni è il dott. Francesco Fumarola, Segretario Generale. I dati identificativi, qualora presenti, saranno comunque criptati affinché nemmeno chi ricopre il ruolo di responsabile possa risalire a chi ha inoltrato la segnalazione. Ogni denunciante, inoltre, può seguire attraverso l’uso della piattaforma dedicata l’iter procedurale della propria segnalazione e interfacciarsi, se dovesse risultare utile ai fini delle indagini, con l’autorità giudiziaria.
Tenendo presente che con il termine "corruzione" non si fa esclusivamente riferimento ai casi penalmente rilevanti, come tangenti, concussione, abuso di potere d'ufficio, altri esempi di corruzione e quindi di cattiva gestione amministrativa sono sicuramente lo spreco di fondi pubblici, la gestione delle gare d'appalto con procedure non trasparenti e/o non finalizzate a ottenere il miglior risultato in termini di efficacia ed efficienza delle opere assegnate, le lungaggini procedimentali dovute a scarsa connessione tra le diverse funzioni/enti coinvolti o la mancata adozione di comportamenti responsabili e trasparenti  e tutte le inefficienze dovute a piccoli tornaconti personali, a volte inconsapevoli che, sommate tra loro, creano grandi problemi diffusi a danno di tutta l'organizzazione e della comunità.
L’ANAC ha dunque perfezionato la procedura in materia di whistleblowing rendendo obbligatorio per le amministrazioni pubbliche la possibilità di segnalare gli illeciti in maniera completamente anonima. Ogni denunciante, inoltre, può seguire attraverso l’uso della piattaforma dedicata l’iter procedurale della propria segnalazione e interfacciarsi, se dovesse risultare utile ai fini delle indagini, con l’autorità giudiziaria.
Chi volesse esporre i fatti senza incolpare nessuno e non incorrere nel reato di calunnia o diffamazione, deve tener presente che la segnalazione non è una denuncia formale, bensì un contributo importante per far emergere sia il verificarsi di situazioni di rilevanza penale, che bloccare e soprattutto prevenire tutti i casi di casi di spreco, inefficienza e cattiva gestione. Pertanto l’Ente comunale deve provvedere a predisporre una protezione effettiva ed efficace che eviti a chi segnala l’esposizione a episodi discriminatori.

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