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La Voce Grossa di…Dodi Battaglia(intervista):« I Pooh hanno davvero scritto la parole fine sulla loro storia? Sì. È stata una scelta dolorosa e meditata a lungo, ma definitiva»

Nicola Ricchitelli - E' tornato nei teatri "PERLE – Mondi senza età", la tournée che nell'edizione 2018-2019 ha registrato grande affluenza di pubblico e numerosi sold-out, toccando importanti città come Torino, Roma, Milano, Verona.
Nato da un'idea del chitarrista, cantante e compositore Dodi Battaglia"PERLE - Mondi senza età" propone live una serie di brani appartenenti al repertorio più ricercato ed intenso dei Pooh, caratterizzato da liriche intimiste cui l'ambientazione del teatro sa essere il giusto scenario e contribuisce a creare con il pubblico un coinvolgimento particolarmente intenso.
La scaletta del concerto, aggiornata e rivista rispetto alla passata edizione per offrire al pubblico la riscoperta di brani troppo a lungo esclusi dalle performance live, accompagna lo spettatore in una ideale esplorazione dell'emozione toccando temi come l'amore, la società, il rapporto tra uomo e donna, il viaggio inteso come scoperta del mondo e del proprio io, tratteggiando i molteplici aspetti dell'animo e della storia umana.

Alcuni dei nuovi titoli: "Per una donna", "Danza a distanza", "La città degli altri", "Lei e lei", "Comuni desideri", "Dialoghi". Senza dimenticare "Un'anima", il brano firmato con Giorgio Faletti e nato da un provino embrionale inciso dal compianto attore e scrittore: calandosi nelle atmosfere e nelle intense immagini evocate da Giorgio, Dodi ha seguito l'onda emotiva che ne è scaturita ed ha portato a compimento la canzone, nel rispetto di quanto Faletti voleva comunicare e mettendo in gioco a sua volta la propria ispirazione.
Dodi benarrivato nel nostro spazio, e partiamo subito parlando del tuo tour "Perle – Mondi senza età", tour che porti nei vari teatri italiani già da un anno, quante le soddisfazioni raccolte fino ad oggi?
R:« Trovo molto appagante e coinvolgente l'atmosfera di grande feeling e partecipazione che si crea con il pubblico in occasione di ogni concerto: dal palco vedo gli occhi lucidi della platea, segno di una grande commozione dettata dai ricordi evocati dai brani che eseguo. Come performer ed artista questo vale più di qualsiasi applauso, perché significa che grazie alla musica riesco a raggiungere il cuore delle persone. Per quanto riguarda il lato discografico, è stato ben accolto anche il doppio album live, pubblicato in un formato speciale contenente un libro che guida all'ascolto dei vari brani, raccontandone storie e curiosità. La prossima primavera verrà  pubblicato l'album live "Perle 2", nel formato tradizionale ma sempre accompagnato da un booklet ricco di appunti ed informazioni».

Come mai hai deciso di portare avanti anche quest’anno questo tour?
R:«Riallacciandomi alla precedente domanda, la prima, grande soddisfazione regalatami da questa tournée è stato appunto il poterla riproporre per il secondo anno di seguito, in quando richiesta a gran voce da pubblico e organizzatori grazie ai sold-out registrati con la prima edizione. Non nascondo che, oltre ad assecondare tali richieste, ho voluto riassaporare le sensazioni e le atmosfere tipiche dei teatri».

Un tour dove hai portato in scena gli anni e la musica dei Pooh, quali altri brani hanno trovato spazio rispetto alla scaletta iniziale in questa seconda tornata?
R:« Si è soliti dire che "squadra vincente non si cambia", ma sono convinto che uno spettacolo, anche quando raccoglie molto consenso, vada rinnovato e perfezionato: il pubblico merita di continuare a provare meraviglia. In questa seconda edizione di "PERLE - Mondi senza età" ho eseguito un turnover per un totale di dieci brani, inserendo titoli che sapevo molto attesi dal pubblico: "Comuni desideri", "Dialoghi", "Lascia che sia", "Danza a distanza", per citarne alcuni».

Dodi, perché hai scelto proprio il teatro per questo progetto?
R:« Ogni anno il tour estivo mi porta in media in non meno di cinquanta piazze in tutta Italia, dove propongo il mio repertorio più noto al grande pubblico, composto da pezzi immediati e con ritmi incisivi. In autunno torna però puntuale la voglia di cambiare ambiente, di riassaporare l'emozione di oltrepassare le quinte di velluto e trovare la platea gremita ad attendermi. Cambia anche il repertorio proposto, con una scaletta dove trovano posto canzoni meno note, caratterizzate da un approccio ai testi ed alla composizione più articolato e intimista, il cui impatto e soprattutto le sfumature compositive si perderebbero se eseguite all'aperto».

Cosa rappresenta per te il live?
R:«Il live per me è la condizione, l'ambiente a cui deve ambire chiunque faccia musica. Solitamente la composizione di un brano avviene all'interno del proprio studio, viene perfezionato in sala d'incisione e commercializzato su album o tramite le piattaforme di streaming. Ma è solo proponendo tale brano da un palco, con il pubblico a pochi metri da te, che puoi renderti conto di quanto ciò che hai realizzato arrivi alla gente. La musica è comunicazione: solo se la platea risponde partecipe a ciò che propongo significa che il mio messaggio ha colto nel segno».

E la chitarra’ Come nasce l’interazione con questo strumento musicale?
R:« Cominciò tutto all'età di 14 anni quando, dopo quasi nove anni di studio della fisarmonica: da un juke-box ospitato all'interno di un grande magazzino di Bologna sentii Hank Marvin, chitarrista degli Shadows, eseguire il brano "Atlantis" copn la sua Fender Stratocaster. Fu un vero e proprio colpo di fulmine e da quel giorno non toccai più la fisarmonica».

Dodi, i Pooh hanno davvero scritto la parole fine sulla loro storia?
R:«Sì. È stata una scelta dolorosa e meditata a lungo, ma definitiva.

In quali altri progetti ti vedremo impegnato nel prossimo futuro?
R:«Potrete ascoltare la mia chitarra nel prossimo album di Mario Biondi: mi ha chiesto di contribuire all'incisione di uno dei nuovi brani ed ho accettato con grande piacere. Il 18 aprile sarò a Bologna, la mia città, per l'evento "Dietro la collina 18.04.2020", il primo incontro dedicato agli iscritti al mio fan club. Nel frattempo ho cominciato a fissare le prime date del tour estivo: già a maggio tornerò nelle piazze italiane con un live completamente nuovo rispetto alle edizioni precedenti. Oltre ad aggiornare la scaletta che conterrà comunque i grandi successi, sto lavorando anche a cambi di scenografie e d'abito che avverrano nel corso dell'esibizione: sarà uno spettacolo dentro lo spettacolo, per offrire al pubblico un'esperienza diversa dalla performance musicale a cui è abituato. Sto inoltre eseguendo ritratti del mio pubblico per il libro fotografico dal titolo "La mia gente" e che pubblicherò alla fine del 2020».
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