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La Voce Grossa di…Anna Di Vittorio(intervista):« Amo essere il soggetto di una foto ma anche fotografare»


Di Redazione – La voce di quest’oggi arriva da Salerno, 19 anni, studentessa di Lettere moderne, sogna di diventare una criminologa, e perché no, una giornalista.

La voce di quest’oggi arriva dal mondo dei social – Instagram per la precisione – gli fa strano definirsi influencer, ma i suoi quasi 150.000 followers certificano che un posto di rilievo comunque se lo è guadagnato. Sulle pagine de La Voce Grossa quest’oggi, nel consueto spazio dedicato alle interviste ospitiamo Anna Di Vittorio.

Anna innanzitutto ti dò il benvenuto, come stai?
R:« Buongiorno, fortunatamente sto bene, sia io che tutta la mia famiglia e ti dirò nonostante la situazione troviamo sempre qualcosa da fare, tra cucina, giochi da tavolo, studio, cucito, scherzi e anche qualche litigio, le giornate non sono poi così pesanti, azzarderei a dire anche che il tempo passa abbastanza velocemente!».

Non ami definirti influencer ma i tuoi numeri non lasciano scampo, come sei riuscita a ritagliarti il tuo spazio nel mondo dei social?
R:« Penso di essermi riservata un piccolo angolo nel mondo dei social perché sono sempre stata me stessa, principalmente mi limito a pubblicare scene di vita quotidiana, mostrando chi sono a prescindere da cosa possano pensare gli altri, non mi sono mai imposta di seguire la massa».

Come spieghi in un certo qual senso il successo dei tuoi scatti?
R:« Sinceramente questa è una domanda che mi viene fatta molto spesso, anche da miei amici e conoscenti, non so dare una risposta precisa, sicuramente una determinata posa, una luce giusta, una location adeguata fanno di uno scatto, una bella fotografia, ma probabilmente molto è dato anche dalla fortuna, il mondo è pieno di belle ragazze, non credo ci sia una vera e propria motivazione se qualche scatto ha più successo di altri. Ovviamente però dopo un po’ impari a “conoscere” i tuoi followers e riesci a pubblicare contenuti più adeguati, credo che il segreto sia tutto lì, nel dare al pubblico ciò che vuole».

Qual è il tuo rapporto con tutto ciò che la fotografia rappresenta?
R:« La mia mamma è da sempre un’amante della fotografia, abbiamo foto sparse per tutta la casa e questo ha fatto nascere in me una grande passione verso questa forma d’arte. Amo essere il soggetto di una foto ma a mia volta adoro fotografare tante cose, in particolare il mare, il tramonto e l’arte. Poche cose mi danno tanta serenità come sfogliare gli album di vecchie fotografie e proprio in questo periodo passo le mie giornate a farmi raccontare le vicende che corrispondono ad ogni singola fotogramma, non so perché ma trovo affascinate tutti i ricordi che possono scaturire da un semplice fermo immagine».

Cosa rappresenta per te una bella foto?
R:« Personalmente non ho un prototipo di “fotografia perfetta”, però il mio “mi piace” lo ricevono tutti gli scatti nei quali percepisco originalità, personalità e l’identità della persona che li pubblica».

Qual è il tuo rapporto con moda, abiti e trucchi?
R:« Sono cresciuta tra trucco e parrucco, con una mamma estetista e un papà parrucchiere, da sempre vivo in prima linea sfilate, eventi e festival, per anni li ho seguiti nei vari backstage di kermesse televisive. Sono fermamente convinta che la cura della propria persona è una delle azioni più soddisfacenti e più utili per aumentare l’amor proprio. Amare se stessi è il requisito essenziale per una vita felice e soddisfacente. In più la moda è da sempre una delle mie più grandi passioni, sono sempre stata una persona estrosa, non ho mai seguito la moda, bensì ho sempre preferito aggiungere qualcosa di “mio”, che mi rappresentasse, che esprimesse quelle che erano le mie sensazioni ed emozioni.  Ricordo benissimo un episodio, avevo solo 12/13 anni e venivo criticata tantissimo perché uscivo, di proposito, con le calze tutte bucate, solo pochi mesi dopo le stesse persone da cui avevo ricevuto critiche erano quelle che indossavano quelle stesse calze.
Insomma, quello che intendo è che non è l’abito giusto o l’accessorio adeguato ma la grande quantità di personalità che può fare di un semplice paio di calze, una tendenza».

Quando hai iniziato ad interagire con i mondo dei social?
R:« Avevo solo 12 anni, e le condizioni dei miei genitori erano molto chiare: “se vuoi stare sui social network, dobbiamo avere la tua password”».

In particolar modo quando hai deciso di condividere su di essi i tuoi scatti?
R:« In realtà ho sempre condiviso fotografie fin da quando ho aperto il primo profilo Facebook, ovviamente con il tempo però ho migliorato qualità e contenuto».

Una ragazza giovane come te ha paura in qualche modo del giudizio dei followers?
R:« Credo che le critiche in realtà siano state per me un punto di forza, mi divertiva essere “motivo di fastidio”, non mi è mai piaciuto essere indifferente. Sono anni che vengo criticata per qualsiasi cosa faccio, non do importanza a chi non ha altro da fare che giudicare la vita altrui. E vorrei che questo messaggio arrivasse alle ragazzine e ai ragazzini che da sempre sono vittime di cyber bullismo, è vero forse non tutti riescono a dargli così poco peso come me, però vorrei riflettessero su una cosa: le persone odiano solo ciò che vorrebbero essere ma non riescono, perché chi brilla di luce propria non ha bisogno di spegnere gli altri».

Cosa non ti piace del mondo dei followers?
R:« La cosa che più odio è che un “follow” viene considerato un “mi piaci”, che contattare una ragazza sia il nuovo modo di conoscersi, sono pochissimi oramai i ragazzi che hanno il coraggio di corteggiare di persona e non dietro ad uno schermo, ma principalmente la cosa che mi preoccupa di più è il furto di identità, mi capita spesso di ricevere screen shot di profili fake che utilizzano le mie foto e si fanno passare per me, e per quanto possa sembrare una cosa banale in realtà è un reato molto grave, le persone non immaginano neanche quante cose vengono dette, scritte e inviate».

Aldilà dei social sei studentessa di lettere moderne, cosa sogni per il tuo futuro?
R:« È vero, per fortuna le mie giornate non sono fatte solo di social ma sono al primo anno della facoltà di lettere moderne all’università degli studi di Salerno. Amo ciò che studio e credo che amare ciò che si fa sia alla base per avere successo nella vita. Cosa sogno? Nel mio cassetto sono chiusi due grandi sogni e l’idea di dover scegliere tra uno di questi ancora oggi mi spaventa:
Giornalista o criminologa?  Ve lo farò sapere tra qualche anno!!».

Mai pensato di volgere lo sguardo al mondo della tv?
R:« Quale bambina non ha mai sognato di poter apparire in tv almeno una volta nella vita?
Sono stata contattata già per qualche programma televisivo, ma data la situazione per adesso è tutto in stand by, se deciderò di parteciparvi prometto sarete i primi a saperlo!».

Chi è Anna aldilà del mondo dei social?
R:« Non ho mai finto sui social, quindi tutto quello che condivido con i miei followers è sicuramente una gran parte di chi sono, ovviamente però non è tutto. Sono una ragazza come tante, una studentessa di lettere con la passione per i viaggi e per la moda. L’unico mio punto debole è la famiglia. Non sono solita a parlare di me, anche perché nonostante sia una persona molto coerente negli ideali e nei valori, il mio atteggiamento cambia a seconda di chi ho di fronte. Sono molto selettiva nella vita con gli amici e anche con i semplici conoscenti, per questo mio lato risulto a molti come “snob”, forse lo sono? Non lo so sinceramente, ma nemmeno mi interessa. preferisco non dare la mia confidenza a chiunque, infatti non credo a chi è amico di tutti. Agli occhi degli altri risulto viziata, e in parte è vero, ho avuto tanto dalla vita e molto grazie alla mia famiglia, per mia fortuna non mi è mai mancato nulla, dall’affetto alle cose materiali. Ma la maggior parte delle cose che ho avuto le ho guadagnate raggiungendo i traguardi che mi ero premeditata, studiando e impegnandomi, dando sempre il meglio di me e essendo la “figlia” che i miei genitori volevano che fossi, con valori, sale in zucca, e non venendo mai meno ai miei doveri e impegni, anche per questo ho avuto tanta libertà. Scrivere tante altre cose sarebbe banale, io sono questo e tanto altro, ma se vi dicessi tutto poi che sfizio ci sarebbe?».

Come ti immagini da qui a qualche anno? 
R:« Bella domanda, in questi giorni di quarantena ho avuto tanto tempo per pensare e dopo questa esperienza credo di aver imparato una lezione. Non dobbiamo pensare che ci sia sempre un futuro pronto a darci qualsiasi cosa vogliamo. Dovremmo cercare di vivere il presente il più possibile, senza rimandare nemmeno le cose più banali: FARE TUTTO E FARLO ADESSO! Non so dove sarò tra qualche anno per adesso il mio obiettivo più grande è senza dubbio la laurea».



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