Barletta, il Coronavirus mette a tacere il mercato di “Sop’ a lar”, l’antico mercato rionale di Sette Frati in Piazza Di Vittorio
Nicola
Ricchitelli – E’ surreale l’aria che si respira nello storico mercato rionale situato
in Piazza Di Vittorio qui a Barletta, conosciuto da tutti i barlettani come il
mercato “d sop a lar…”.
Insomma,
niente urla e niente schiamazzi, niente “mele belle” e niente “pere
spettacolari”, ma solo un silenzio rotto solo da qualche battuta che vola di
tanto in tano tra i vari venditori ambulanti costretti quest’oggi a incrociare per
forza di cosa le braccia.
«Abbiamo
saputo di questa decisione solo ieri attorno alle ore 19,00» ci spiega un
venditore di pesce con un forzato quanto amaro sorriso, « molti fruttivendoli
avevano già caricato la frutta da mettere sul banco oggi, e si ritrovano ora
con un danno di parecchi mila euro per questa situazione qui…».
Raggiungiamo
lo storico banco di salumi “Sebastiano&figli”, anche qui la situazione è
abbastanza surreale rispetto agli altri giorni, distanza di sicurezza e clienti
che vengono serviti due massimo tre per volta, clienti costretti ad aspettare a
debita distanza dal banco salumi, il
tutto sotto l’occhio vigile della Polizia Locale, a raccontarci un po’ di
questa giornata cos’ surreale è uno dei titolari dello storico banco di salumi,
Luigi che ci descrive questa giornata così atipica per questa piazza: «La gente
ha sicuramente mostrato un po’ di stupore mista all’incredulità , nonostante
fosse informata delle varie direttive emanate dal Sindaco. In tanti ci hanno
chiesto circa le misure imposte, sulle possibilità che il mercato possa
riaprire nei prossimi giorni, e quindi le vari decisioni prese…».
Ma
ad ogni modo il lavoro va e deve andare avanti, cosi come lo stesso Luigi ci racconta:
«il nostro metodo di lavoro è rimasto più o meno identico, avendo ii numeri abbiamo
la possibilità di fare rispettare appieno le distanze, abbiamo apposto sulla
pavimentazione del nastro adesivo colorato che individua le distanze da
rispettare, utilizziamo guanti appositi per la presa di banconote e monete, in
modo tale da non avere contatto diretto, questo a garanzia di una maggiore
igiene e nell’assoluto rispetto delle direttive imposte».
Ma
il coronavirus ad ogni modo inizia a preoccupare la gente: «Stiamo vivendo
questa situazione con un minimo di apprensione, come è giusto che sia, ma
preparati e consci che queste disposizioni servono a noi come operatori, alla
clientela, e alla cittadinanza tutta, al fine di contenere il contagio, sono
misure necessarie che servono per salvaguardare la nostra salute. Sono misure che
arrivano direttamente dal Governo, il quale sta collaborando con l’Istituto
Superiore della Sanità, quindi tutti abbiamo il dovere di rispettare le norme
che il Governo ha attuato».
Ad
ogni modo c’è ottimismo visto il mercato dovrebbe riprendere nella giornata di
domani per quanto concerne i venditori di frutta e pesce, quindi seguirà un
tavolo tecnico nella giornata di giovedì per decidere il da farsi per i giorni
successivi.