La Voce Grossa di…Sossio Aruta(intervista):«Dispiaciuto per non aver partecipato all'Isola dei Famosi…ma proverò nelle prossime edizioni»
Non hai potuto partecipare all'Isola dei famosi per una regola che vieta la presenza di ex concorrenti di GF Vip. Dispiaciuto per l'esclusione?
R:«No,
non c'è nessuna regola. Non sono stato escluso perché c'è una regola che vieta
a chi partecipa al GF di andare
all'Isola, è assolutamente falso. Non ho partecipato perché ho saputo
che hanno scelto dei profili, diciamo poco 'vissuti' in altri reality nel senso
che hanno fatto pochi reality e chi l'ha fatto è stato tempo fa. Hanno scelto
dei profili diversi dai soliti e da quelli usciti da altri reality come nel mio
caso, che l'ho fatto un anno fa. Questo è quello che ho saputo, ma non so la
verità qual è. Ognuno fa il proprio lavoro, se sono stati scelti loro un motivo
ci sarà. Sicuramente rimane il dispiacere ma ci riproverò. Ripeto non sono
stato scelto perché c'è una regola, no, la verità la sanno loro. Nel corridoio
ho saputo che hanno scelto persone di un certo profilo dove io non rientravo,
ma niente di personale».
Hai partecipato al reality “Campioni”, GF e Uomini e Donne, quale di questi format ti ha dato di più dal punto di vista umano e professionale?
R:«Dal
punto professionale sicuramente “Campioni”, perché anche se partecipavo ad un
reality la cosa fondamentale è che giocavo a calcio che è la mia vita, il mio
lavoro, il mio tutto quindi ho preso con una fava due piccioni, perché facevo
l'uno e l'altro. A livello professionale è stato pazzesco perché ho fatto l'uno
e l'altro, è stato un anno di calcio vero, anche se eravamo nel calcio dilettantistico,
seguiti da tutta Italia perché c'era di mezzo la tv. A livello umano, credo
sicuramente “Uomini e Donne” perché grazie a quel programma sono riuscito a
trovare l'amore. Da questo amore è nata mia figlia Bianca. Credo di aver fatto
la cosa migliore perché sono felice con la mia nuova compagna e mia figlia
Bianca, nata da questo incontro. La mia compagna è pugliese, e tra l'altro
calcisticamente parlando ho preso il 'volo' dopo i 4 anni in cui ho giocato al
Taranto, quindi già conoscevo questa città, mi era piaciuta tantissimo perché
qui c'è il mare, per me che ho l'hobby per la pesca è stato come ritornare
felice, perché già conoscevo questa città infatti sto da Dio».
A causa della pandemia avete dovuto rinviare il vostro matrimonio. Come state vivendo questo momento così particolare dato dalla pandemia?
R:«Si
abbiamo rinviato perché, a noi non piace l'idea di sposarci con le mascherine,
con pochissimi invitati. Stiamo aspettando che passi questa tempesta perché
vogliamo fare un matrimonio con tantissime persone, facendo vedere i nostri
sorrisi a tutti e non con queste mascherine. Purtroppo non lo sappiamo quando
sarà, perché aspettiamo che passi la pandemia. Stiamo vivendo questa situazione
come tutti gli altri: usciamo poco di casa, siamo abbastanza esauriti, stanchi.
Anche a livello lavorativo è tutto fermo, lavoravo in un supermercato e sono in
cassa integrazione e poi essendo un personaggio televisivo, lavoravo tramite
ospitate, eventi e cose varie ed anche quello non lo posso fare. Ci difendiamo,
siamo in difficoltà, ma dobbiamo tenere duro, non bisogna mollare assolutamente».
Sei un bomber di razz, nella tua carriera hai realizzando circa 370 gol su 700 partite, come mai hai deciso di alternare la tua carriera calcistica a quella dei reality?
R:«Sono
380 gol (ride). Non ho alternato. Ho partecipato a “Campioni”, perché appunto
si 'parlava' di calcio, poi sono stato 5-6 anni fuori da tutto. Ho deciso di
rientrare attraverso “Uomini e Donne” e allo stesso tempo ho continuato a
svolgere il mio lavoro di calciatore, anche se a livelli molto bassi e quindi
non ho mai messo ne di fare l'uno e ne l'altro, ho fatto entrambe le cose perché
fortunatamente avevo la possibilità di poterlo fare. Dopo Uomini e Donne è
arrivato Temptation Island e poi il Grande Fratello ma non ho mai abbandonato
il calcio. Non ho mai dovuto scegliere fortunatamente perché ho potuto fare
entrambe le cose. Quest'anno ero ancora sotto contratto con una squadra di
Promozione - il Casalnuovo - avevo iniziato l'annata poi purtroppo per colpa di
questo maledetto Covid non ho potuto giocare come tantissimi altri calciatori,
che sono a casa».
Oltre che dipendente di un supermercato, sei imprenditore ed hai lanciato un profumo con la tua compagna. Cosa dovrebbe fare il Governo per sostenere i lavoratori?
R:«Si,
Sula, il nostro profumo che ci siamo inventati io e
Ursula, questo nostro profumo privato. All'inizio andava benissimo, poi anche
in questo progetto, ci siamo fermati perché purtroppo non è retorica, ma questa
pandemia ha distrutto tutto, ha messo in difficoltà qualsiasi cosa. Sembra una
cavolata ma anche spendere 30-40€ per un profumo, sono tutti in difficoltà
quindi si fa fatica e tutto viene meno. Sento parlare di ristori, però
sinceramente nel mio campo, quello calcistico, tutti noi giocatori abbiamo
ricevuto i soldi, credo che a giorni arriverà altre tre mensilità che mancano, quindi
per quel che riguarda il calcio lo Stato è stato presente però allo stesso
tempo sento che in altre categorie molte persone aspettano ancora i soldi. A
parlare siamo tutti bravi, ma vorrei vedere noi a posto di chi ci governa, con
tutto sto casino non è facile. Credo che un po' alla volta verremo accontentati
tutti. Lo Stato per quello che sento in tv sta facendo tanti sacrifici, sta
tirando fuori tantissimi soldi anche per le casse integrazioni. Chi si lamenta
è perché forse ancora non ha ricevuto questi bonus, questi ristori ma credo che
alla fine tutti saremo pagati. Capisco la gente che è in difficoltà, vorrebbe
essere pagata subito invece lo Stato fa aspettare perché ha i propri tempi per
trovare i soldi da accontentare tutti, è un circolo vizioso. E' dura, è dura
per tutti anche per chi deve governare non è facile. Prendo la cassa
integrazione quindi sono uno di quelli che non posso dire che lo Stato non mi
sta aiutando. Certamente si poteva fare di più, ma non faccio parte del Governo
e molte cose non le sappiamo. Molti fanno il paragone con la Germania, che ha
chiuso tutto ed ha dato a tutti 2mila euro al mese. Se in Germania hanno fatto
questo è perché hanno i soldi e noi non siamo ricchi come loro. Sono abituato a
non giudicare nessuno se non so le cose».
Una volta finita questa situazione, quali sono i vostri progetti futuri?
R:«A
livello calcistico mi piacerebbe iniziare come allenatore, perché credo che
ormai per il calcio giocato arrivare a 400 gol rimarrà un sogno, purtroppo la
pandemia mi ha penalizzato sotto questo aspetto, quindi questo è il primo
obiettivo. Spero di avere la possibilità di partecipare il prossimo anno, in
qualche reality, non dico quale per scaramanzia e poi spero di poter al più
presto organizzare il nostro matrimonio».
Un saluti speciale a tutti lettori de La Voce Grossa, da parte di Sossio Aruta ed un grandissimo in bocca al lupo a tutti voi.