La Voce Grossa di…Giulia Imperio(intervista): «Il sollevamento pesi? Per gioco feci una gara regionale…di lì iniziò tutto»
Nicola Ricchitelli – Ha ottenuto importanti risultati sia a livello nazionale che internazionale, è stata nel 2022 medaglia d'oro nella categoria 49 kg ai Campionati Europei di Tirana cui hanno fatto seguito due ori ai Giochi del Mediterraneo di Orano, in Algeria, sia nello strappo che nello slancio nella categoria 49 kg. L’anno successivo ha continuato a distinguersi vincendo la medaglia d'argento nella categoria 49 kg ai Campionati Europei di Erevan, in Armenia.
È una delle migliori atlete italiane nella disciplina dei sollevamento pesi, rappresentando l'Italia in competizioni internazionali, la sua è sicuramente una carriera in ascesa, i successi fin qui ottenuti la rendono una figura di spicco nel panorama del sollevamento pesi italiano.
Sulle pagine de La Voce Grossa accogliamo la voce di Giulia Imperio.
Giulia benvenuta sulle pagine del nostro giornale, come stai?
R: «Sono in via di ripresa, sto recuperando dall’operazione che ho effettuato a fine novembre alla spalla.
Nel complesso però sto bene».
Inizi la tua carriera nell’ambito l’atletica leggera, cosa ti spinge poi a cambiare disciplina?
R: «Ho cambiato sport solo per la curiosità di praticarne uno “sconosciuto” e vedere dove mi avrebbe portata».
Come ti sei avvicinata al mondo del sollevamento pesi?
R: «Mi sono avvicinata a questo sport tramite l’atletica leggera, perché il mio programma fuori dal campo prevedeva degli esercizi di forza da fare in palestra (strappo e slancio). Da lì per gioco facemmo con le mie compagne una gara regionale inconsapevole del fatto che mi sarei poi qualificata per gli italiani e per poi vincerli».
Se non fossi diventata una sollevatrice di pesi, che carriera avresti scelto?
R: «Avrei sicuramente proseguito con l’atletica leggera».
Hai mai affrontato pregiudizi essendo una donna in uno sport considerato “maschile”?
R: «In realtà non direttamente, ma come federazione stiamo cercando negli anni di abbattere tutti i pregiudizi che lentamente stanno diminuendo».
Cosa diresti a una ragazza che vorrebbe avvicinarsi al sollevamento pesi ma ha paura di non essere accettata?
R: «Le direi non scoraggiarsi, anzi di inseguire con tutta sé stessa il suo sogno. Di fregarsene di tutti i commenti e opinioni delle persone, perché lo deve fare per sé stessa e nessun altro».
Qual è la routine di un atleta che fa questo sport?
R: «È molto semplice ma va rispettata al dettaglio. Colazione, allenamento, pranzo, riposo, allenamento e cena. Va fatto tutto seguendo uno schema preciso per avere dei risultati in futuro».
Quali sono gli aspetti più difficili della preparazione di un’atleta d’élite?
R: «La costanza, perché con quella puoi essere il più continuo possibile. Non è facile, bisogna darsi al 100% sempre e con la costanza e la voglia di fare si può ottenere una buona preparazione».
Giulia, la vittoria più emozionante della tua carriera finora?
R: «I giochi del mediterraneo. L’ambiente, la gara, le persone era tutto bellissimo».
La gara più difficile da affrontare?
R: «La coppa del mondo in Thailandia. L’ultima gara per la qualifica di Parigi. È stata una gara bella intensità sia a livello di emozioni che di risultato. Difficile descriverlo».
Hai mai pensato di mollare?
R: «Mai, me ne pentirei»
Quali sono i tuoi modelli di riferimento nello sport?
R: «Non ho dei modelli onestamente, cerco di essere sempre la versione migliore di me stessa in qualsiasi cosa faccio».
Quali sono i tuoi obiettivi futuri, sia nello sport che nella vita?
R: «Sicuramente sportivamente parlando quello di arrivare alla e olimpiadi e vincere una medaglia, l’obiettivo personale invece di realizzarmi nell’ambito social e imprenditoriale».
Ti piacerebbe un giorno allenare o promuovere il sollevamento pesi in Italia?
R: «Sicuramente si, con l’appoggio della federazione e del mio gruppo sportivo dell’esercito pensa sia una cosa che nel tempo prenderà la giusta via. In una piccola parte penso di farlo già, ma ci vorrà del tempo».