La Voce Grossa di…Aba(intervista):«Il palco? Manca molto, è la mia dimensione più naturale»
Di redazione - La sua voce fu una
delle voci più importanti dell’edizione 2013 di XFactor, la sua voce potente ha
calcato i palcoscenici più importanti del nostro bel paese, le note della sua
musica hanno varcato le alpi fino a portarla ad esibirsi in Florida, Indonesia,
Israele, Marocco, oltre che in Scozia, in Qatar e a Cipro.
Sulle pagine de La Voce Grossa
quest’oggi, la voce di Aba, all’anagrafe Chiara Gallana.
Chiara
cosa rappresenta questo momento che stiamo vivendo per la musica e per voi
musicisti?
R:« E’ un momento sicuramente
particolare, poiché, connaturato nel nostro essere musicisti, c’è un livello di
sensibilità molto spiccato: io in particolare sento molto la sofferenza di chi
mi sta vicino, di chi da questo periodo ne può trarre solamente disperazione e
disagio, di chi non ha soldi per mangiare, di chi sta perdendo i propri cari.
Non sono molto ispirata. Nonostante il blues fondi le sue radici nel dolore,
questo tipo di dolore non mi ispira niente, solo il silenzio».
Quanto
è difficile in questo momento fare musica?
R:« Per me difficilissimo. Sono stata
bloccata per settimane. Non riuscivo a cantare, non mi veniva nemmeno voglia di
aprire bocca. Poi, un po’ per dovere o senso del dovere, ho dovuto farlo e mi
sono sbloccata almeno superficialmente, ma in fondo non riesco a creare, sono
molto distratta, la mente vaga e non riesco a concentrarmi sul fare musica, ma
continua a tornare su quella sensazione di grigio che mi circonda».
Quanto
manca il palco e il contatto con i fans?
R:« Manca molto, è la mia dimensione
più naturale. Viaggiando tanto, comunque questo periodo mi è utile per
recuperare un po’ di forze, però si, il palco manca parecchio, anche perché
tutto ruotava attorno a quello, ogni momento di preparazione, ogni scelta
quotidiana...».
Pensi
che dopo questo momento possa cambiare il modo di fare e vivere la musica?
R:« No credo che la musica avrà
sempre la sua funzione catartica, spero e penso di poter tornare presto a
divertirmi con essa e a sorridere con i musicisti che mi accompagnano e con le
persone che ci ascoltano e ballano con noi».
Chiara
riavvolgiamo un po’ il nastro, e guardiamoci un po’ indietro….prima dell’exploit
di i X Factor, c’è una storia fatta di tanta gavetta, cosa conservi di quegli
anni lì?
R:« Tanto! Uno dei miei motti è “non
sai mai quale informazione potrà salvarti la vita”, e ritengo sia così anche
con le esperienze. Da quei piccoli palchi ho portato sempre con me innanzitutto
i piedi per terra e poi anche i “trucchi del mestiere” che impari solamente
quando le cose non sono perfette (quando non senti la tua voce in spia, quando
il pubblico te lo devi conquistare a fatica, quando succede qualche
imprevisto): son tutte cose che impari a gestire con l’esperienza, non c’è una
scuola per questo...».
Quali
sono stati i tuoi miti che hanno poi forgiato Chiara Gallana?
R:« Parecchi, ascolto molta musica e
assorbo un po’ da tutti. Sicuramente Beyonce è il mio mito assoluto, ma per la
mia formazione artistica ho attinto dalle nostrane Elisa e Giorgia, e poi
Alicia Keys, le grandi del passato (Ella, Etta, Nina, ecc.)».
Quando
maturasti l’idea di presentarti alle selezioni di X Factor?
R:« In realtà la volta in cui entrai
fu la terza selezione a cui partecipai J. Nel 2013 però si stava formando
la mia carriera nel marketing e volevo darmi un’ultima possibilità nella
musica, per cui ci ho provato dicendomi “questa è l’ultima volta, o la va o la
spacca”, ed è andata (e ho spaccato, si può dire?) J».
Un
percorso che ti portò fino alla finale, cosa ti ha lasciato quell’esperienza
lì?
R:« Per me è stata un’esperienza
bellissima. Ero abituata ad avere grandi carichi di responsabilità prima di
partecipare, per cui arrivare li e dovermi concentrare solo sulla musica è
stato bellissimo, una specie di vacanza musicale».
La
tua musica ti ha portato in giro per il mondo e ha fatto il giro del mondo,
come hai vissuto il confronto con realtà al di fuori della nostra?
R:« Molto bene, il viaggio è il mio
sogno. Sono riuscita ad unire due cose che mi fanno star bene e farne una
carriera (il viaggio e la musica). All’estero in particolare apprezzano
particolarmente il mio genere e il mio modo di stare sul palco, per cui sto
cercando di completare il mio giro del mondo mettendo bandierine un po’
dappertutto...».
Nel
2017 hai pubblicato il tuo primo album di inediti “ OXYGEN” finanziato in parte
dai tuoi fans, quanto ti ha inorgoglito questo gesto da parte loro?
R:« Sono stata incredula dalla
risposta. Il finanziamento ha raggiunto il 170% del goal che avevo scelto, c’è
stato chi addirittura mi ha donato 2000€. Io ancora mi chiedo cosa sia successo
nella mia vita per ricevere tutto questo. Spero almeno di aver soddisfatto le
aspettative di chi mi ha sostenuto con così tanto amore».
È
un pò difficile parlare di futuro ma proviamoci…in quali altri progetti ti
vedremo impegnata prossimamente?
R:« Sto cercando di sviluppare alcuni
format musicali per l’estero, con l’esperienza accumulata credo di aver visto
molte diverse tipologie di spettacolo e voglio evolvere con il mio stile per
ampliare la mia proposta musicale, chissà, magari espandendomi e portando con
me altri talenti e colleghi...».