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Rosa Cascella(intervista):«Mino Cannito? L’idea dell’uomo solo al comando si è rivelata fallimentare»


Nicola Ricchitelli – La voce di quest’oggi arriva dalla segreteria cittadina del Partito Democratico di Barletta, quest’oggi ospitiamo la voce della dottoressa Rosa Cascella; una lunga chiacchierata in cui si è parlato di questi giorni di campagna elettorale, ma anche di questi ultimi anni di amministrazione Cannito…

Dottoressa Cascella, le do innanzitutto il benvenuto sulle pagine della nostra testata, come sta?
R:« Bene, il periodo è particolarmente stressante ma lo stiamo affrontando con tanto entusiasmo. Guidare un circolo importante come il PD di Barletta riempie di responsabilità ed organizzare una lista di candidati all'altezza delle aspettative non è affatto semplice. Senza parlare degli adempimenti burocratici, degli allestimenti dei comitati, dei contenuti di cui riempire una campagna elettorale complessa come questa. Una mole di attività non indifferente che si deve conciliare con gli impegni di lavoro e famiglia. Ci vuole tanta pazienza e volontà ma ce la stiamo mettendo tutta».

Da segretaria del Partito Democratico di Barletta, cosa si aspetta da questa tornata amministrativa?
R:« Speravo in una maggiore collaborazione tra le forze che hanno lavorato per tre anni all'opposizione di Cannito. Questa tornata elettorale avrebbe dovuto vederci tutti uniti contro il centrodestra ed è un peccato che invece ognuno abbia preso la sua strada. Per il resto, mi aspettavo una campagna elettorale in cui si parlasse maggiormente di contenuti e di proposte. Ed è quello che almeno noi stiamo cercando di comunicare alla città con la nostra candidata sindaco Santa Scommegna. Al contrario, sulle bacheche 'social' dei nostri avversari troviamo solo attacchi infanganti e strumentali contro la nostra coalizione, di programmi nessuna traccia. Mi aspetto ed auspico che la città voglia voltare pagina dopo tre anni di deludente amministrazione».

Con che occhi guarda certe diatribe che si sono create tra alcuni degli esponenti più rappresentativi del Pd barlettano?
R:« E' vero, in questi mesi c'è stata una dialettica intensa tra i diversi livelli dirigenziali del Partito. Ma nel Pd è sempre accaduto ed è stimolante che continui ad avvenire. Non c'è un leader che impone la sua linea, come succede nei partiti di centrodestra, ma un confronto tra posizioni diverse che ci proietta verso la migliore sintesi possibile. Le posso assicurare che i rappresentanti del Partito più autorevoli del nostro territorio, dalla sen. Assuntela Messina all'on. Francesco Boccia sino al consigliere regionale Filippo Caracciolo, stanno remando tutti verso la stessa direzione, e cioè il raggiungimento di un grande risultato per il PD di Barletta e per l'intera coalizione a sostegno di Santa Scommegna. Chi in questi mesi ha provato a boicottare internamente il partito cercando di favorire il centrodestra è stato finalmente isolato e costretto a gettare la maschera dell'ipocrisia. Oggi li trovate candidati con Cannito, alleati di Lega e Fratelli d'Italia. Segno che non ci sbagliavamo sul loro conto».

E questa campagna elettorale? Quali i contenuti che la stanno facendo da padrona?
R:« Sono soddisfatta del nostro programma ed invito tutti a prenderne visione perché riassumerlo in poche righe è praticamente impossibile. Nulla viene trascurato, dal contrasto all'inquinamento ad una nuova visione delle potenzialità di sviluppo culturale e turistico della città sino ad un'attenta e sostenibile pianificazione del territorio. Stiamo provando a raccontare tutto questo durante la nostra campagna elettorale. Se devo guardare a Cannito e alla sua coalizione trovo un vuoto di idee preoccupante ed un certo imbarazzo nel parlare dei magri risultati raggiunti in tre anni di amministrazione (la figuraccia sui seggiolini del Puttilli è solo l'ultima di una lunga collezione). Non è un caso che stiano concentrando tutti i loro sforzi nel denigrare gli avversari, un chiaro segnale della loro debolezza e della totale impreparazione nell'affrontare altri argomenti».

Come è nata la candidatura a sindaco della dottoressa Santa Scommegna?
R:« E' stata una scelta naturale e condivisa senza problemi dall'intera coalizione. Si tratta di una personalità autorevole, che conosce la macchina amministrativa meglio di chiunque altro e a mio parere la figura ideale per intercettare e pianificare i fondi del PNRR, obiettivo cruciale dei prossimi mesi. E poi è l'unica vera novità di questa campagna elettorale, se consideriamo che Cannito e Doronzo sono all'ennesima candidatura a sindaco. Una ventata di freschezza rappresentata da una donna preparata e competente».

Dottoressa Cascella, quali gli elementi su cui è stata messa su la lista del Partito Democratico qui a Barletta?
R:« Sono particolarmente orgogliosa della lista del Partito Democratico. Ho raccolto la disponibilità di docenti, professionisti, impiegati, rappresentanti del mondo dello sport e della cultura. E poi tanti giovani. Sono tutti ansiosi di mettere al servizio della città le loro conoscenze, ed io sono felice di aver contribuito a creare un bello spirito di gruppo. Questa lista non morirà dopo le elezioni. Tutti rimarranno coinvolti nella programmazione del futuro della nostra città, ciascuno secondo le proprie competenze. Sono convinta che torneremo ad essere la prima forza politica di Barletta».

Una lista che vede anche il suo nome, vive il consiglio comunale di Barletta da più di dieci anni, quale il suo apporto dato alla città?
R:« Per la precisione ho trascorso otto anni in consiglio comunale. La prima esperienza è stata a fianco del sindaco Cascella, ed è stata una preziosa occasione per conoscere da vicino la macchina amministrativa. Nella commissione “Ambiente” di cui ero presidente abbiamo affrontato diverse criticità del territorio cercando sempre di dare delle risposte. Redigemmo il regolamento del verde comunale ed affrontammo il duro lavoro di raccordo tra amministrazione e cittadini nella vicenda relativa alla nascita del centro comunale di raccolta in via dei Salici. Dopo tante proteste, quel luogo venne attrezzato con verde e giostrine e diventò frequentatissimo da famiglie e bambini. Fu una bella soddisfazione. Per il resto, sono stata a fianco dell'amministrazione nel raggiungimento di tanti obiettivi prestigiosi: risanammo il bilancio e inaugurammo importanti opere pubbliche oltre ad avviare l'imponente cantiere di via Andria. Gli ultimi tre anni sono stata consigliere comunale d'opposizione all'amministrazione Cannito. Ho lavorato con il sostegno di tutto il Partito Democratico e la collaborazione delle altre minoranze per far emergere la totale inadeguatezza dell'amministrazione in carica. Che di fatto, anche grazie alle nostre pressioni, durò appena tre anni».

Cosa pensa di poter ancora dare?
R:« Dopo aver ricoperto i ruoli di consigliere comunale e vicepresidente della Provincia, c’è la voglia di mettere a disposizione della città l’esperienza maturata e di incidere maggiormente sull’attività amministrativa. Sono stati anni formativi in cui ho potuto ampliare il bagaglio delle relazioni e delle conoscenze, spero possa tornare utile per Barletta e la risoluzione dei suoi problemi».

Cosa hanno lasciato questi tre anni di amministrazione Cannito?
R:« L’idea dell’uomo solo al comando si è rivelata fallimentare e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non si può controllare un’intera città senza l’aiuto di una squadra che abbia fiducia nel suo sindaco. Durante questi tre anni abbiamo visto dirigenti litigare con Cannito e andare via, assessori cambiati continuamente e scelti non per le loro competenze. Mancavano le condizioni per amministrare serenamente. Ci siamo ritrovati una città con lavori che vanno avanti senza ordine e criterio, strade disastrate ovunque, cantieri fermi, proclami sull'apertura dello stadio continuamente smentiti dalla realtà, un inquinamento ambientale mai contrastato in alcun modo, politiche culturali assenti, lo sport messo ai margini, le scuole inascoltate. In tre anni non si è nemmeno riusciti a risolvere il problema della manutenzione del Parco dell’Umanità, segno che anche le piccole cose diventano insormontabili in chi non è capace di amministrare. E poi il totale isolamento in cui è stata relegata Barletta grazie ai pessimi rapporti di Cannito con la Provincia e la Regione.

Soprattutto cosa hanno lasciato a Barletta le tante amministrazioni di centrosinistra che l’hanno governata?
R:« Forse in molti hanno dimenticato che, quando il centro sinistra ha vinto per la prima volte le elezioni amministrative, Barletta era in pessime condizioni. In molte parti della città mancava addirittura la fogna nera. Il centro storico era una zona pericolosa, dove nessuno osava mettere piede. Abbiamo restituito alla città e reso fruibili il Castello, palazzo della Marra, il teatro Curci, la Chiesa dei Greci, palazzo San Domenico, l'ex banca d'Italia. E tutto il centro storico è diventato cuore pulsante della vita turistica e culturale della città. Abbiamo ripavimentato il centro cittadino con le antiche basole e rifatto completamente l'impianto di illuminazione pubblica. E poi ancora i giardini del Castello, piazza Roma, piazza Federico di Svevia, il Parco dell'Umanità, la riapertura di villa Bonelli. Senza dimenticare lo sviluppo, per quanto ancora problematico, della nuova 167 dove hanno trovato soluzioni abitative migliaia di famiglie. Con le ultime stagioni amministrative di centrosinistra, Barletta ha cambiato completamente volto».

Dottoressa Cascella in questa tornata elettorale che peso avrà secondo lei il voto di scambio?
R:« Spero aumenti la consapevolezza dei cittadini che vendere il proprio voto significa rinunciare all'unico strumento che abbiamo per provare a cambiare le cose che non vanno. Il futuro della nostra città non ha prezzo. E nessuno dev'essere obbligato a seguire un'indicazione di voto per paura di avere problemi sul proprio posto di lavoro. Denunciate chi pratica pressioni indebite o vi offre un regalo per ottenere il vostro voto. Se vogliamo che la politica cambi registro, è nel segreto dell'urna che dobbiamo compiere il nostro dovere».

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