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Moda e giovani barlettani, tra look fotocopia e canotte da “Tamarreide”

Gioacchino Gentile e Viviana Rondinone - Tutti hanno la necessità, almeno una volta nella loro vita, di uscire dagli schemi, di esagerare e di lasciarsi andare. Ma non tutti comprendono che per lasciarsi andare bisogna ricordarsi di avere una reputazione e una dignità da mantenere. Soprattutto tra noi giovani, ci sono alcuni che cercano di farsi notare, indossando un abbigliamento stravagante quasi banale pur di ricevere attenzione gratuita. Ovviamente, il posto in cui ciò avviene è la famigerata discoteca. Ogni adolescente del ventunesimo secolo ha un unico e strano dilemma:cosa mi metto stasera? E se vado a ballare, cosa mi metto? Chi non vi è andato almeno una volta nella propria vita?! Come tutti sanno, o almeno alcuni, attualmente la discoteca dispone di uno scenario abbastanza variegato, soprattutto dal punto di vista dell’abbigliamento. Nelle ultime serate tenutesi qui a Barletta, nell’arco di poco tempo, sono cambiate le tendenze per la disco: sì, esiste anche un abbigliamento prettamente riservato a questa occasione. Solitamente la prima cosa che viene in mente alle ragazze: sono i mini-dress, comunissimi abitini corti, top scollatissimi che lasciano scoperti se non l’ombelico la schiena o, peggio ancora, maglie trasparenti, di rete o corsetti steccati (dal sapore gotico) con inserti in pizzo o di pailettes (alla “Jersey Shore”). Ma a Barletta non è così: i locali sono invasi da ragazze che seguono lo stesso schematico e purtroppo banale, statico abbinamento; perché è più semplice imitare, che essere originali e avere più inventiva. L’abbigliamento tipico di ogni ragazza, che debba andare ad una serata o anche per una semplice uscita è:gonne/capospalla/t-shirts in pelle; maglie o camice dalle mille fantasie (anche se la fantasia che domina è quella fiorata); stivaletti (semplicemente borchiati) o stringate Dr Martens; catene dorate, come quelle indossate dai rapper statunitensi; oppure felponi senza cappuccio con fantasie o colori stravaganti.
La sfera maschile, esclusi rari casi, sembra seguire fedelmente le tendenze lanciate nel noto programma “Tamarreide”: essendo il ragazzo di discoteca “predatore” cerca, in tutti i modi possibili, di mettere in mostra i suoi muscoli utilizzando (anche a temperature glaciali) qualsiasi cosa sia smanicata e, il più grande errore, le: CANOTTE.
Qualunque barlettano ha almeno una canotta nell’armadio e, se fedele alla voga, una canotta da basket. E se odi lo sport non vorrà dire che non avrai una canotta o un pantaloncino da basket o meglio ancora una giacca stile baseball che, pur non avendo nulla di particolare, danno quel tocco che nella nostra città è più che ricercato, ma senza alcun valore.
Insomma, tra i giovani se ne vedono di tutti i colori: chi si mette in mostra, chi cerca di cambiare per apparire migliore agli occhi degli altri e chi mostra il proprio modo di essere, sta a noi decidere!
Per concludere, questo articolo mette (ironicamente e non) in esame, tutto ciò che succede un semplice sabato sera in discoteca

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